L’entroterra e i suoi borghi sono un patrimonio prezioso, spesso poco conosciuto e da valorizzare. Per questo il Touring Club Italiano dal 1998 seleziona e assegna la Bandiera arancione ai piccoli borghi (fino a 15mila abitanti) che si distinguono come eccellenze del territorio, non solo per il valore storico, culturale e ambientale, ma anche per la qualità dell’accoglienza.
In Emilia Romagna sono 20 i comuni che hanno ricevuto tale riconoscimento, tra questi, alcuni si trovano nelle province di Rimini e Forlì-Cesena e si possono raggiungere facilmente dalla Riviera Romagnola.
Andiamo a scoprirli con un itinerario fatto di atmosfere rilassanti, bellezze naturalistiche e architettoniche, paesaggi naturali e, ovviamente, buon cibo.
BRISIGHELLA
In provincia di Ravenna, a 115 metri s.l.m., il borgo medievale ha una conformazione caratteristica e si sviluppa su tre pinnacoli di roccia di gesso, i cosiddetti Tre Colli. Qui sorgono la Rocca Manfrediana (XIV secolo), il Santuario della Madonna del Monticino (XVIII secolo) e la Torre dell’Orologio.
Ai piedi dei pinnacoli si sviluppa il borgo, un intreccio di vicoli e case che porta al suo centro dove si trova l’Antica Via del Borgo o Via degli Asini, una strada sopraelevata famosa per la sua architettura. Costruita probabilmente nel XIV secolo, la strada inizialmente scoperta era la via di comunicazione più importante, successivamente inglobata nella struttura delle case e utilizzata per trasportare il gesso dalle cave sovrastanti il paese ai magazzini e fornaci.
Fa parte anche del circuito “I Borghi più belli d’Italia”
brisighella.org – Pro Loco 0546 81166
LONGIANO
Sulle prime colline al limitare della Valle del Rubicone, lungo la strada tra Cesena e Rimini, è un borgo medievale dove svetta l’imponente Rocca malatestiana. Un doppio circuito di mura è accessibile attraverso tre porte successive, porta Tagliata, del Girone e del Ponte. Longiano è stato scenario di numerose vicende storiche, dal Medioevo in cui fu contesa tra i signori di Rimini e di Cesena, fino agli anni della Seconda Guerra Mondiale quando fu caposaldo della Linea Gotica.
Oggi il castello è sede della Fondazione Balestra, tra i luoghi di interesse si possono visitare chiese, santuari, la biblioteca e diversi musei (di Arte Sacra, della Ghisa, del Territorio e delle Maschere. Degna di nota la vivacità culturale del borgo che può vantare un gioiello architettonico come Teatro Petrella, tipico esempio di teatro ottocentesco all’italiana.
La zona è nota per la produzione di ciliege e di un ottimo e profumato olio extravergine di oliva.
Ufficio turistico di Longiano – 0547 665484
MONTEFIORE CONCA
A 17 km da Cattolica, si trova sul territorio della Valconca, la vallata percorsa dall’omonimo fiume, al confine con le Marche.
Il profilo di Montefiore è sottolineato dalla Rocca malatestiana, una fortezza dalla forma imponente utilizzata come macchina militare, ma anche come reggia per i soggiorni della famiglia malatestiana. Il borgo fu protagonista della crescita del potere dei Malatesta a partire dal 1332 d.C.. Oggi conserva inalterato il suo aspetto medievale, la cinta muraria, le piccole strade di pietra e le antiche case perfettamente conservate. Dalla Rocca la vista si spinge su tutta la vallata, il centro storico è ricco di monumenti da visitare e tutto intorno una natura suggestiva: Montefiore Conca è il punto di partenza ideale per visitare le Grotte di Onferno.
Comune di Montefiore Conca – 0541 980035
MONTELEONE
Nella provincia di Forlì-Cesena, piccola frazione del comune di Roncofreddo dalle antiche origini, è un borgo che si sviluppa intorno al suo castello che fu anche malatestiano. La sua storia è ricca di episodi di contese della sua proprietà fino al 1758 quando la famiglia Guiccioli di Ravenna trasformò la rocca in una abitazione signorile. Il suo fascino è dato dall’essere diventato scenario degli incontri tra Lord Byron e la marchesa Teresa Gamba, sposata Guiccioli, della quale fu follemente innamorato.
Grazioso agglomerato di case in pietra dalle pareti fiorite, è un luogo dove si svolgono eventi artistici e culturali, concerti di musica classica e appuntamenti gastronomici.
monteleoneproloco.it – IAT Cesena 0547 356327
PENNABILLI
Arroccato su un’altura di 630 metri, nel mezzo della Valmarecchia, al confine con il Parco Regionale di Sasso Simone, dista circa 48 km dalla costa adriatica. Pennabilli è un borgo di 2700 abitanti che si sviluppa intorno alla piazza centrale dove si affacciano numerosi palazzi antichi, la Cattedrale di San Leone e il Mateureka – Museo del Calcolo e dell’Informatica.
A rendere unico questo piccolo paese sono “I Luoghi dell’anima”, un museo diffuso che si compone di 7 luoghi, nati dal genio di Tonino Guerra e dislocati tra il centro e la campagna. Il luogo dell’anima più famoso è “L’orto dei frutti dimenticati”, un giardino dove sono conservati alberi da frutta antichi, un tempo presenti nella flora spontanea appenninica che trovano spazio tra opere d’arte, di artisti contemporanei e dello stesso Tonino Guerra.
www.pennabilliturismo.it – Pro Loco 0541 928659
SAN LEO
Nel Montefeltro, a poco più di 30 km da Rimini, il borgo è situato su una grande altura rocciosa, perfetta per dominare la vallata e risultare inespugnabile per i suoi strapiombi. La Fortezza è il suo simbolo, situata nel punto più alto di San Leo, sembra il naturale prolungamento dello sperone massiccio che la sostiene. Con i suoi torrioni circolari e le terrazze che si affacciano sul belvedere è nota per essere stata il luogo di prigionia e di morte del Conte Cagliostro.
Altri luoghi di interesse sono la Pieve Romanica, testimonianza del primo insediamento di cristianità nel territorio, e la Cattedrale di San Leone, così come il Palazzo Mediceo che ospita la Pinacoteca dove sono conservati un dipinto del Guercino e uno del Caravaggio.
A Cagliostro, famoso alchimista del XVIII secolo è dedicata “Alchimia Alchimie”, manifestazione estiva sul tema della spiritualità e del rapporto tra scienza ed esoterismo.
www.san-leo.it – 0541 926967
VERUCCHIO
Sulle prime colline di Rimini, lungo la Val Marecchia, questo borgo ha una parte in valle, Villa Verucchio, e una arroccata su una caratteristica rupe. Centro della civiltà villanoviana-etrusca nella prima età del ferro e delle rotte commerciali adriatiche, conserva preziose testimonianze nel suo museo cittadino, soprattutto corredi funerari e un pregiato trono ligneo intagliato della fine dell’VIII secolo a.C.
Verucchio è anche conosciuto come “culla dei Malatesti” perché qui ebbe inizio la potenza dei Malatesta ad opera di Giovanni della Penna dei Billi (1150-90), detto appunto il Malatesta. La sua rocca è perfetta per controllare tutta la vallata del Marecchia e le pianure circostanti.
www.prolocoverucchio.it – IAT Verucchio 0541 670222